Perché trattiamo la dieta carbonomica? Bè quando si tratta di sport ed in particolare di running, l’idea è quella di mantenere uno stile di vita sano, spesso legato alla costruzione di massa muscolare, al suo mantenimento ed alla perdita di massa grassa.
Negli ultimi anni blog e riviste di settore hanno parlato in lungo ed in largo della dieta chetogenica e della totale eliminazione dei carboidrati dall’alimentazione. Dal momento che non tutti riescono a seguirla per i più disparati motivi psico-fisici, ci sembra interessante parlarti di un’alternativa.
N.B. Questo articolo ha carattere puramente informativo, in nessun caso dovresti immergerti in un percorso dietistico senza l’aiuto di un professionista, soprattutto se pratichi sport in maniera intensiva.
Cos’è la dieta carbonomica?
Si tratta di una dieta volta al mantenimento di una buona percentuale di massa magra sfavorendo l’insorgere di massa adiposa. La dieta carbonomica si basa su un metodo di alimentazione che tende alla modifica delle abitudini con la finalità di raggiungere una forma fisica più “fit” ed esteticamente gradevole.
A differenza delle “normali diete” le quali spesso prevedono periodi di forte diminuzione a livello di apporto calorico giornaliero (soprattutto derivanti dai carboidrati), questo metodo consiste nella suddivisione in cicli durante i quali non sono previste grandi riduzioni energetiche ma, piuttosto, modifiche nella tipologia di macronutrienti che si consumano.
Fasi della dieta
La dieta carbonomica viene suddivisa in tre fasi principali, ognuna delle quali prevede un’impostazione del menù giornaliero piuttosto specifica.
In un primo momento l’obbiettivo è riattivare il metebolismo. Per riuscirci, in questa fase, è necessario fare una serie di spuntini a base di carboidrati. Il metodo prevede che ogni mini spuntino sia davvero ridotto in quanto a quantità ma che ve ne siano molti durante il corso della giornata. In questo modo il metabolismo inizierà ad aumentare le scorte di glicogeno nel fegato e nei muscoli.
Superata questa fase si passa alla fase di chetosi che dura un massimo di 5 settimane. Come nel caso della dieta chetogenica, ora vanno ridotti fino ad azzerare i carboidrati ed è necessario aumentare l’ingestione di proteine e grassi. A questo punto si entrerà in chetosi ed il corpo inizierà a secernere i “corpi chetonici”, quando questi saranno liberati nel nostro organismo, il metabolismo inizierà a richiedere la combustione dei grassi per produrre energia.
Finita questa fase si passa alla fase di carbocycling durante la quale possono essere reintrodotti i carboidrati ciclicamente. In questo modo l’organismo avrà comunque a disposizione come combustibile i carboidrati ma non “dimenticherà” come si usano i grassi per generare l’energia di cui ha bisogno.
Con questo articolo abbiamo voluto darti un’infarinata generale sull’argomento, per ulteriori informazioni ti consigliamo di consultare il tuo nutrizionista o la pagina ufficiale di questa dieta.
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